Ti hanno appena regalato una piantina d’orchidea ma non hai idea di come prendertene cura? Oppure hai ceduto e ne hai appena acquistata una dal tuo vivaista di fiducia, anche se le precedenti volte non è andata a buon fine?
Nonostante le credenze le orchidee non sono piante complicate da coltivare, anzi si può quasi dire che sono tra le più semplici. Hanno un carattere anarchico, nel senso che risulta difficile prevedere con esattezza il periodo in cui muterà il suo stato vegetativo oppure quando avverrà la fioritura. Ma questo aspetto potrebbe essere un bene e vediamo di scoprire il perché.
La cura dell’orchidea racchiude in se una serie di passaggi importanti per lo sviluppo della pianta determinandone la fioritura e la durata del ciclo di vita.
In questo articolo parleremo delle tipologie di orchidee più comuni e più vendute.
Come ogni buon coltivatore sa, tutto quello che possiamo fare noi è dare alla pianta tutto ciò di cui ha bisogno per crescere e svilupparsi. In questa breve guida andremo a vedere come curare l’orchidea in pochi e semplici passaggi, per tutti i pollici più o meno verdi.
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Come prendersi cura dell’orchidea
Le orchidee sono piante epifite, crescono cioè ai piedi dei rami degli alberi. Non hanno quindi bisogno di terra all’interno del vaso, il che rende molto produttiva la coltivazione di orchidea in idrocoltura.
La nostra pianta si presenta in un vaso in plastica trasparente dove si notano subito le radici. Al suo interno possiamo trovare anche pezzettini di corteccia di pino, utilizzato come substrato.
Vediamo ora nel dettaglio quali sono gli accorgimenti di cui ha bisogno l’orchidea per mantenersi in forma.
Quando e come innaffiare l’orchidea
Come per ogni pianta, le radici sono la parte vitale da cui ricava il nutrimento. Per capire lo stato di salute generale e se è arrivato il momento di innaffiare, dobbiamo controllare le radici.
Quando vediamo che le estremità sono di un colore grigiastro, è il caso di dare acqua alle nostre orchidee.
L’Orchidea si innaffia per immersione: prendiamo una bacinella che possa “ospitare” al suo interno il vaso e riempiamola di acqua quasi fino al bordo.
Mettiamo nella vasca la nostra orchidea immersa in acqua.
Lasciamola a bagno anche un’ora se necessario, dando il tempo al substrato e alle radici di impregnarsi di acqua.
Dopo di che togliamola dalla bacinella e potremo vedere come le radici dal grigio sono passate ad avere un colore verde, questo fa capire quanto sia importante per l’orchidea avere le radici in acqua.
Al termine della innaffiatura possiamo ricollocarla al suo posto.
E bene specificare che una volta a settimana è consigliato per annaffiare la nostra piantina.
Una volta al mese, aggiungiamo all’interno della bacinella del concime per Orchidee (NPK 20/20/20) per migliorarne la resa e scongiurare malanni o carenze.
Dove posizionarla
La pianta d’orchidea ama l’ombra, per cui è fondamentale posizionarla in un angolo della casa dove non arrivano i raggi diretti del sole ma sia comunque bel illuminato.
Se tenuta all’esterno, è consigliabile metterla vicino a un albero, facendo sempre attenzione che alla direzione dei raggi del sole, soprattutto in estate quando fa molto caldo e il contatto con il sole potrebbe far seccare prematuramente la pianta.
La cura delle radici
Anche se esteticamente non è il massimo, il vaso in plastica è il contenitore migliore per aiutarci a capire lo stato di salute della pianta.
Infatti la trasparenza del materiale ci consente di vedere dall’esterno se qualche radice presenta problemi: se si notano ingiallimento, macchioline o altro è importante agire subito ed eliminarle.
Su questo punto i pareri sono discordanti: ci sono scuole di pensiero differenti per cui secondo alcuni è preferibile non tagliare le radici ma solo i gambi che diventano gialli. tagliando direttamente dal basso.
La potatura
Può capitare che dopo circa due mesi la pianta d’orchidea vada in sofferenza. Per scongiurare questa eventualità, bisogna agire con una potatura ad hoc. Per farla riprendere più velocemente, si consiglia di tagliare poco sopra il nodino che troviamo sullo stelo.
Il nodino è la parte in rilievo dello stelo al cui interno si nasconde la gemma, conosciuta anche come gemma dormiente. E’ da qui che la pianta inizierà nuovamente la sua fase di germoglio, crescita e fioritura.
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