THC nelle urine: tutto quello che c’è da sapere

fumare marijuana

Chi consuma cannabis si sarà preoccupato almeno una volta dell’ eventualità di essere sottoposto ad un test antidroga da urine.  E si sarà chiesto: quanto rimane il THC nelle urine?
Che sia per lavoro, per una visita sportiva o alla guida, è utile conoscere alcuni dettagli riguardo i livelli consentiti di THC nelle urine.

 

Cos’è il THC

Nella pianta di cannabis coesistono molti tipi di principi attivi, i più conosciuti sono il CDB e il THC. Il CDB è il cannabidiolo che costituisce la componente rilassante e distendente, usato principalmente per conciliare il sonno e nella terapia del dolore, data la sua azione antidolorifica e antinfiammatoria.
Il THC, abbreviazione di tetraidrocannabidiolo, invece è il componente psicoattivo della cannabis, quello che da scatena l’euforia e abbassa i freni inibitori.

Questa molecola psicogena si lega con i recettori nervosi del cervello e stimola il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore responsabile tra le altre altre cose del sonno, del livello di attenzione, dell’umore e della memoria.

thc nelle urine

Il THC quindi va ad agire su questi aspetti, alterandone la percezione: per questa ragione si verificano le eccessive reazioni emotive (ridere di gusto o piangere a dirotto per eventi insignificanti) dopo aver fumato uno spinello oppure gli attacchi di fame.

Va da sè che la portata delle reazioni dell’individuo è collegata alla dose di cannabis che se consuma e alla ripetitività. Una dosa minima produce i suoi effetti per un breve lasso di tempo e in maniera non troppo intensa. Al contrario se se ne fa un uso massiccio abitualmente, il THC può stimolare comportamenti aggressivi non più controllabili ed avere effetti negativi sulla psiche, come l’insorgere di attacchi di panico, ansia e persino depressione.

Queste sono le ragioni principali per cui il tetraidrocannabidiolo è tenuto sotto controllo dalla legge.

Il THC nelle urine

L’attuale normativa vigente consente l’utilizzo della cannabis in ambito cosmetico, alimentare e tessile. E’ fondamentale però che il livello di THC contenuto non superi mai lo 0,2% poichè, se superati tali limiti, si va incontro a importanti sanzioni.

urine thc

I controlli antidroga si effettuano sia tramite analisi del sangue (qui spieghiamo per quanto rimane il THC nel sangue) che tramite il semplice test delle urine. Più che il livello di THC nelle urine, si esamina un metabolita derivante, chiamato THC-COOH. Se questo metabolita risulta presente nell’organismo, significa che si è recentemente assunta la sostanza.
Si risulta positivo ai test anti droga quando si hanno almeno 50ng di THC-COOH per ml di urina.

Il picco di THC nelle urine si ha 15/20 min dopo averlo assunto. Con il passare delle ore va diminuendo ma in genere il tempo di permanenza massima di THC nelle urine è di 4 settimane.

 

Ma cosa succede se trovano THC nelle urine?

I casi da esaminare sono molteplici. Ad esempio se si risulta positivi al test fatto alla guida, scatta automaticamente la sospensione della patente e anche il sequestro del veicolo se la polizia trova la sostanza stupefacente al suo interno. Attenzione che il THC è rilevabile anche se si consuma cannabis light e poi ci si mette alla guida.

Nel caso di THC positivo nelle urine durante una visita al lavoro, il medico competente contatterà subito il dipendente per effettuare ulteriori esami. Se il dipendente risulta positivo a tutti gli esami e quindi rientra nella definizione di tossicodipendente, il lavoratore verrà sottoposto a controlli a sorpresa una volta al mese per 6 mesi consecutivi.

 

Come smaltire velocemente il THC nelle urine

Nel caso di un test antidroga programmato oppure si vuole evitare di far trovare tracce di THC nelle urine nella visita di controllo a lavoro, ci sono dei piccoli accorgimenti che possono aiutare ad abbassare il THC nelle urine:

  • E’ bene smettere subito di fumare in modo da eliminare tutti i residui;
  • Nelle 48 ore precedenti al test, sarebbe ideale bere molto sia acqua che bevande detox per espellere tutte le tossine dall’organismo e diluire anche la concentrazione di urine nel campione;
  • Una dieta ricca di fibre aiuta ad eliminare il THC tramite l’intestino;
  • Assumere zinco, sembra che questo minerale sia in grado di interferire sulle tracce di THC presenti nelle urine.

bicchiere d'acqua

Ci sono poi molti fattori biologici e personali che incidono sulla velocità di smaltimento come: la velocità del metabolismo, la quantità di grasso corporeo, l’attività fisica. In genere nelle persone con una bassa quantità di grasso corporeo e che praticano molta attività fisica, il tempo di permanenza del THC si riduce di molto rispetto a chi conduce una vita sedentaria e segue un’alimentazione piena di grassi.  Questo perchè il THC tende a depositarsi all’interno delle cellule grasse ed è molto difficile espellerlo totalmente da lì.

Per concludere, è bene specificare che i metodi precedentemente elencati non sono scientifici e non danno nessuna garanzia di eliminare il THC dalle urine.

Il modo migliore resta la semplice astinenza nelle settimane precedenti al test.